Autori: Sean Ellis e Morgan Brown

Editore: ROIEDIZIONI, 2018, pp. 339 € 25.00

Genere: Saggio su un nuovo metodo per l’innovazione e la crescita

Chiave di lettura: la strategia di crescita rapida delle aziende più innovative

Frasi-chiave: Il growth hacking ha introdotto il ciclo continuo di miglioramenti e l’approccio di ripetizioni rapide di entrambi i metodi, applicandoli alla crescita dei clienti e dei ricavi. Durante questo procedimento, il metodo di growth hacking ha abbattuto le barriere tradizionali tra marketing e produzione, per scoprire metodi alternativi di marketing integrati nel prodotto stesso”.

 


 

Growth Hacking, parola magica ed evocativa, di cui oggi molto si parla, ma ancora poco si sa. Sean Ellis e Morgan Brown sono i pionieri di questa innovativa ed efficace strategia di crescita. Il libro (una vera bibbia sul tema) spiega la filosofia del metodo e ne illustra le caratteristiche principali attraverso casi di studio ed esempi concreti. Un equivoco frequente da sciogliere subito è il seguente: il growth hacking contiene il marketing ma va oltre, e può essere adottato da qualsiasi azienda che punti a massimizzare il profitto e a crescere con investimenti limitati. Non a caso si è sviluppato in ambito startup. Come scrivono gli autori, “growth hacking è un metodo di lavoro multidisciplinare improntato all’analisi e alla sperimentazione continua: testa le idee più promettenti, le valuta con metriche oggettive, raccoglie feedback dagli utenti, intercetta il “tesoro nascosto nei dati”, individua nuove opportunità di crescita. Per realizzare tutto questo, il growth hacking mette insieme team multidisciplinari collaborativi (che gli autori chiamano “team per la crescita”) per abbattere i tradizionali silos dipartimentali e liberare la crescita del business. In che modo? Attraverso strumenti efficaci derivati dal mondo Agile e Lean Startup. La sua forza è nella capacità di mixare tools provenienti da approcci diversi, accomunati da una filosofia e da alcuni principi generali: la raccolta di dati, la sperimentazione continua, i feedback iterativi, la collaborazione, il dialogo inter-funzionale, la focalizzazione sul cliente.

Il libro prende il via da come costruire i team per la crescita senza i quali il growth hacking non esisterebbe. Quali ruoli e quali competenze bisogna mettere in campo. Come farli lavorare insieme. Come organizzare le riunioni per la crescita, e qui ritroviamo una scansione dei tempi che ricorda i backlog dell’Agile. Prima di dare il via al circuito della crescita (Analisi-Idee-Priorità-Test), occorre rispondere a una domanda tanto ovvia quanto necessaria: il mio prodotto è adeguato al mercato? Per dirla con Ellis, è un Must Have? Ovvero, il cliente percepisce in pieno il suo valore? Se la risposta è positiva si può partire con il processo: le idee più promettenti vengono valutate con metriche oggettive, si raccolgono i feedback dagli utenti, si intercetta il “tesoro nascosto nei dati”, e il circuito procede finché l’idea migliore e prioritaria rispetto alle altre, si concretizza in un prodotto servizio.

Insomma in Growth Hacking Marketing ce n’è quanto basta per farsi un’idea precisa di cosa sia e cosa offra questo metodo in più e di diverso dal marketing tradizionale. È un libro rigoroso, a tratti tecnico, ma ricchissimo di stimoli  che aiutano a capire come lo sviluppo del prodotto, il marketing digitale e l’analisi dei dati possono lavorare in modo sinergico per la crescita del business. Se tutto questo vi interessa questo libro è irrinunciabile,