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Fast Forward

Fast Forward

Autori: Julian Birkinshaw e Jonas Ridderstrale

Editore: ROI Edizioni, 2018, pp. 254 € 24,00

Genere: Saggio di management

Chiave di lettura: Ridisegnare le strategie in un mondo complesso ad avanzamento rapido

Frasi-chiave: Più siamo ossessionati dal potere delle informazioni, più crediamo che la risposta sia nei dati, più diventiamo ottusi. Perdiamo la capacità di muoverci rapidamente o di sostenere un punto di vista intuitivo. Diventiamo vittime della paralisi da analisi dei dati”.


 

 Recensioni a cura di Raul Alvarez

Fast Forward e Agility Business, due libri su un tema di grande attualità: le metodologie Agile e il loro impatto sulla vita organizzativa e sul business. L’impostazione è diversa,  la tesi  comune: l’Agile (per Fabio Lisca) e il Fast Forward (per Julian Birkinshaw  e Jonas Ridderstrale) sono anzitutto uno stato mentale (o mindset). Entrambi sostengono che, se non si parte da lì, cioè da l’essere Agile, non si può fare Agile, se non in modo parziale e scarsamente incisivo. Julian Birkinshaw è professore di Strategy and Entrepreneurship  alla London business School. Jonas Ridderstrale, speaker di successo, autore di libri originali e fortunati come Funky Business (edito da Franco Angeli). Il rigore del professore e l’estro del consulente visionario hanno trovato qui la giusta miscela per un testo che lascia il segno.

Fast Forward spiega come riorientare il concetto di strategia in chiave Agile, su quali nuovi modelli di leadership far leva, come riconoscere e trarre vantaggio dai paradossi che plasmano le nostre decisioni (conciliare il breve con il lungo termine; la lentezza con l’agilità; l’iniziativa dal basso con l’intervento dall’alto ecc.). Siamo nell’era dell’inafferrabile dove sopravvive chi è in grado di capire in tempo come il mondo sta cambiando e ne intuisce le conseguenze sul business. Chi sa reinventarsi. Chi è proattivo e resiliente. Chi ha il coraggio di addentrarsi in lande inesplorate dove mancano le best practice da emulare e le strategie vincenti di ieri sono trappole per governare il domani. Dove l’intuizione ha la meglio sulla riflessione, la creatività sul rigore. “Le aziende di questo tipo – spiegano gli autori – possono continuare a competere perché hanno nel loro genoma un vantaggio evolutivo: sono adatte al futuro. Sono aziende ad avanzamento rapido (Fast Forward), imprese proattive, istintive, sperimentatrici, veloci a trasformarsi. L’Agile è la strada maestra per questo cambio di passo. Su come intraprenderlo gli autori raccontano diversi casi, alcuni sorprendenti come quello di un azienda tradizionalista, come la banca olandese ING, che hanno introdotto con successo l’Agile.

Nel libro non mancano tesi controtendenza. Una per tutte. Oggi molti si chiedono come i big data potranno rendere le decisioni più ponderate e innovative. “Il McKinsey Global Institute sostiene che analytics e big data sono la prossima frontiera dell’innovazione. L’importanza della tecnologia dell’informazione è sovrastimata. Via via che l’informazione diventa onnipresente e i costi della ricerca diminuiscono, si riduce la loro capacità di offrire a un’azienda valore per emergere. Inoltre, il sovraccarico d’informazioni genera distrazione e indebolisce la velocità decisionale. Paralizzate da infinite discussioni, molte aziende restano immobili, anche quando il mondo accelera”. Per questo occorre affrettarsi a diventare Fast Forward.

 

BUSINESS AGILITY

Cos’è come funziona e perché oggi è necessaria

Autori: Fabio Lisca

Editore: Franco Angeli, 2019, pp. 205 € 27,00

Genere: Saggio di management

Chiave di lettura: Ridisegnare le strategie in un mondo complesso ad avanzamento rapido

Frasi-chiave: Un nuovo paradigma emergente, quello dell’autonomia condivisa sta sostituendo il paradigma convenzionale di predizione e controllo. E questo shift di paradigma non è più questione di scelta della struttura organizzativa e gestionale, è la modalità con cui oggi si fa organizzazione e business, pena l’estinzione”.


L’Agile non aveva ancora trovato in Italia, autori di riferimento, capaci di introdurre il tema in modo sistematico, i suoi principi e le sue applicazioni. Il libro di Lisca colma un vuoto. E lo fa con il rigore didattico di chi ha fondato e dirige una scuola (l’Agile School di Milano), con le argomentazione erudite, dal respiro umanistico, di chi ha maturato ampie conoscenze sul tema. Ma anche con il pragmatismo del consulente che va dritto al cuore dei problemi senza girarci troppo intorno. La sua tesi principale è che, laddove l’introduzione dell’Agile fallisce in azienda, è perché ci si limita ad adottarne le tecniche (Scrum in primis) senza averne sposato la filosofia e sviluppato il giusto mindset.

La Business Agility del titolo si riferisce alla terza ondata del movimento Agile. La prima (2001) si focalizzava sulle modalità di lavoro dei team; la seconda (2011) sull’organizzazione; la terza (2018) si è spostata sul business. Agile, diventa così pervasivo per creare nuovi modelli di business e fare innovazione, ponendo al centro il cliente. Un capitolo sulla Customer-centrity spiega come e mette in guardia dai 13 errori ricorrenti  nei progetti di trasformazione Agile: 1) Non partire dal Mindset Agile, 2) Non iniziare con un progetto pilota, 3) Non agire su l’organizzazione come sistema, 4) Non disfare i silos, ecc. Lisca fornisce anche una precisa Roadmap da seguire per condurre una trasformazione Agile che funzioni. Un libro ricchissimo di case history che offrono solidità alle diverse argomentazioni. Interessante la “lezione italiana” dell’azienda veneta Scatola perfetta su “Come sia riuscita a fare Business Agility, senza neppure sapere di essere Business Agile”.  In conclusione, due ottimi libri per cominciare a coltivare il seme dell’Agilità nel proprio minset e  farsi un’idea su cosa comporti in concreto diffondere la Business Agility nelle proprie organizzazioni.