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SMART WORKING E SMART LEADER

SMART WORKING E SMART LEADER

Il lockdown ha portato il cambiamento all’ordine del giorno, costringendoci a sfoderare il vecchio tele-lavoro, ripensandolo con lo smart working. Nei mesi scorsi abbiamo dovuto sperimentare piattaforme e stili di comunicazione da remoto. Molti di noi privi di un’adeguata preparazione, affidandoci al fai-da-te. La letteratura sul tema comincia ora ad arrivare. E con questa, la corsa all’aggiornamento. I tre testi  scelti sono complementari. Abbracciano molteplici questioni legate allo smart working, ma nessuno le esaurisce. Poco male, l’importante è cominciare. Allora, buon inizio.

Recensioni

a cura di Raul Alvarez

 

SMART WORKING, MAI PIÙ SENZA

Autore: Arianna Visentini e Stefania Cazzarolli

Editore: Franco Angeli, 2019, pp.169 € 21.00

Genere: Saggio sul lavoro agile

Chiave di lettura: come progettare un ambiente di lavoro improntato allo smartworking

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Il titolo  suona come una profezia. Uscito diversi mesi prima del lockdown, lo hanno scritto le fondatrici di Variazioni, una società di consulenza antesignana su questi temi. Illustra il modello C.O.R.E. acronimo di: preparare l’ambiente a livello Culturale, promuovendo valori quali la fiducia, la trasparenza, l’autonomia, l’accountability, l’attenzione ai desideri delle persone e alla qualità delle relazioni, senza i quali lo smart working non decolla. Organizzativo, coordinare le attività, gestire bene il tempo e la delega, progettare spazi di lavoro. Normativo, definire nuove regole per il lavoro agile, “Evitando soluzioni iper-normative che rischierebbero d’irrigidire l’organizzazione del lavoro e depotenziarne tutti i possibili vantaggi”. Economico, misurando l’impatto dello smart working sul business, sulla società, sul pianeta. Quattro leve su cui agire per una corretta implementazione dello smart working.“A chi ci chiede quali siano i fattori d’insuccesso rispondiamo sempre: i percorsi di smart working che non tengono conto delle reciproche convenienze”, perché il lavoro agile è efficace solo se win-win.

Lettura imprescindibile per che voglia addentrarsi sul tema. Ripercorre tutte le principali questioni su cui riflettere prima di avviare un progetto di questo tipo. Illustra casi di studio significativi e variegati (Pubbliche Amministrazioni, associazioni, multinazionali, banche) dimostrando che: “Non esistono ricette del perfetto smart working perché non si possono trasferire senza che siano verificati, capiti, adeguati al nuovo contesto”. E conclude con un’ulteriore profezia “Lo smart working non sarà un modo di lavorare, ma un modo di essere”. Per approfondire il tema consiglio anche l’interessante webinar organizzato da Franco Angeli con una delle autrici e altri ospiti, al link https://youtu.be/wXz0A7T4Kfc

 

SMART WORKING

Autore: Cristiani Carriero

Editore: Hoepli, 2020, pp. 220 € 19,90

Genere: Saggio sui tools per gestire il lavoro da casa e da remoto

Chiave di lettura: uno smartphone non ci salverà, ma il pensare mobile sì!

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Il testo di Cristiano Carriero, abile storyteller, curatore della collana Digital Marketing pro di Hoepli e autore, per la stessa di diversi libri interessanti, ha un pregio e un difetto.

Il pregio, fornisce una ricca carrellata dei principali tools immancabili nello smartphone di uno smart worker: le diverse piattaforme, da Zoom a Google Meet, da Go to Meetinga Microsoft Teams, Telegram, Asana, Slack, Mobile Storytelling, Mobile Journalism, Evernote ecc. Aspetto questo meno trattato nel libro di Arianna Visentini e Stefania Cazzarolli. Di questi tools Carriero fornisce solo alcuni spunti, quanto basta a sapere che esistono e affrettarsi ad approfondirli. Il difetto è, semmai, nell’eccesso di contributi di autori vari che sviluppano temi quali la gestione del tempo con il metodo Getting Things Done di David Allen, il project management, il modello Agile, tutti in poche pagine. Incuriosiscono, ma rischiano di far perdere il focus del tema. A saper cercare in questo puzzle di contenuti, cose interessanti da scovare non mancano.  Non ultimo, un buon consiglio: “Non è comunicando su qualunque applicazione che si diventa efficienti. Talvolta è meglio scegliere un solo tools di lavoro collaborativo ed essere fiscali con se stessi, anche a costo di risultare rigidi. Il modo migliore per iniziare a pensare smart è installare sistemi identici e interscambiabili sia in ufficio che a casa, anche se con tutta probabilità ce ne sarà uno che svolgerà un ruolo preponderante”.

 

 SMART LEADER

Autore: Kevin Eikenberry e Wayne Turmel

Editore: Guerini Next, 2020, pp. 254 € 24,50

Genere: Saggio sulla leadership

Chiave di lettura: come mantenere la leadership da remoto

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“Nella guida di un team a distanza i principi della leadership non sono cambiati, proprio perché  sono principi. Ciò che è cambiato è semmai il lavoro che si svolge in luoghi e tempi diversi”. È quanto affermano Eikenberry e Turmel, ricercatori e consulenti, fondatori del Remote Leadership Institute. Se immaginavamo una variazione nel genoma dei leader di ultima generazione resteremo delusi. Il modello delle Tre O su cui suggeriscono di lavorare: Outcomes (risultati), Ourselves (noi stessi), Others (altri) è quello di sempre, e pone al centro gli obiettivi, piuttosto che le cose da fare. Gli autori offrono un prontuario di Regole (ben 19) per praticare la Smart Leaderhip. Spacchettano le differenze significative, come quella fra team da remoto, virtuali e Ibridi, tra full time e part-time. Evidenziano le principali difficoltà nella comunicazione a distanza, dove la più diffusa è la seguente: “Con persone sparse in tutto il mondo è difficile staccare la spina. Non si tratta più di semplici distanze, ma di fusi orari, di norme culturali e aspettative. C’è di più, “Guidare con l’esempio diventa difficile da remoto.  Ma se non sfrutterete le tecnologie disponibili non lo farà neanche il vostro team, e se non la userete in modo corretto la resistenza non farà che aumentare”.

Il libro offre spunti per la manutenzione della Smart leadership. Ma il meglio è in coda a ogni capitolo, nella scheda Pausa e riflessione, dove troverete una check-list di domande che invitano a riflettere. Fra tutte ce ne sarà sicuramente qualcuna che farà al caso vostro per accede anche qualche lampadina.