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Sprint (LSWR) – Guerra o pace (ROIEDIZIONI)

Sprint (LSWR) – Guerra o pace (ROIEDIZIONI)

SPRINT

Autore:  Jake Knapp, John Zeratsky, Braden Kowitz

Editore: LSWR, 2022, € 21.00

Genere: saggio sul design dell’innovazione rapida

Chiave di lettura:  Risolvere grandi problemi e testare nuove idee in soli cinque giorni

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 Recensioni di Raul Alvarez

 

Che cosa fa di Sprint un best seller internazionale? Almeno cinque qualità: 1) l’audacia dell’obiettivo (sviluppare un’idea innovativa partendo da una sfida fino ad elaborare un prototipo in soli cinque giorni; 2) l’ingegnosità del metodo; 3) la relativa semplicità del processo d’esecuzione; 4) l’accattivante stile narrativo degli autori che immergono il lettore nel processo  facendolo sentire parte attiva dello Sprint; 5) la forza esplicativa delle immagini che accompagnano la lettura illustrando, passo passo, come procedere. E tutto questo, solo per cominciare.

Sprint è un metodo ideato in Google Venture da Jake Knapp e dai co-autori del libro. Oltre che in Google, è stato sperimentato con successo in centinaia di start-up dove si è rivelato talmente efficace da approdare in molte aziende. Sbandierato dai consulenti come l’ultima novità imperdibile per fare innovazione a basso costo, sprint è un brand frutto di un efficace marketing ma, da quanto s’intravede nel libro, è anche un metodo accattivante e versatile.

Libro squisitamente pragmatico, Sprint risponde a un bisogno oggi molto avvertito: rimanere focalizzati sul pezzo, adottare procedure efficienti e velocità d’esecuzione. E dopo soli cinque giorni capire se l’idea può funzionare o no. Quale rassicurazione migliore per un imprenditore! I principi su cui si fonda sono una collaborazione interdisciplinare, la prototipazione rapida e il test con i clienti. Il processo aiuta a stimolare l’innovazione, incoraggia il pensiero centrato sul cliente, allinea il team su una visione condivisa e consente di lanciare il prodotto più rapidamente. La teoria che lo ispira s’intravede fra le righe, ma non ingombra la lettura. Rende solo  più solido e accattivante il metodo. Sprint attinge a derivati dall’Agile, dal Design thinking, dalla Lean startup. È un mix di pre-esistente e innovativo che dà ragione del principio  “Nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Sembra un approccio così facile da usare che viene voglia di metterlo subito alla prova. Ma non è così semplice. Esistono per questo facilitatori certificati a garanzia di uno sprint di qualità.

Ma entriamo ora in merito al processo. Cosa accade durante queste cinque “miracolose” giornate in cui si parte da una sfida e si esce con un prototipo bello e pronto da mettere in produzione? Il lunedì inizia con la definizione della sfida e condivisione con il team dell’obiettivo a lungo termine. Procede  con l’elaborazione di una mappa della sfida che comprende: la scelta dei target, il design del processo, l’intervista agli esperti interni all’azienda .  Martedì, si schizzano su carta le soluzioni concorrenti emerse dal lavoro individuale e di squadra. Mercoledì si decide la soluzione migliore. Giovedì, si costruisce un prototipo realistico. Venerdì si testa il prototipo con i clienti reali. E il gioco è fatto. Liberi per il weekend. Ovviamente il processo è più complesso, ricco di sotto-articolazioni che il libro descrive con puntualità impeccabile. Per non dimenticare nulla, in appendice troverete  una Lista di controllo che ripercorre pedissequamente tutta la procedura. Il processo è chiaro e ben strutturato, pronto per azzardare un “fai da te”. Salvo poi scoprire che, per ottenere risultati apprezzabili, occorrono abilità e competenze non scontate.

Si esce da questa lettura con curiosità, slancio e la voglia di vederlo all’opera.  Ancora una volta LSWR propone un testo prezioso, moderno, accattivante (grazie anche alla cura grafica) che si legge con piacere e tutto d’un fiato, scoprendo quando si è arrivati all’ultima pagina, che può essere uno strumento prezioso per stimolare la creatività nei team. Ce n’è quanto basta per promuoverlo Libro del mese.

 

 

GUERRA O PACE

Autore:  Sebastiano Zanolli

Editore: ROI, 2022, € 22.00

Genere: Saggio sulla gestione positiva dei conflitti

Chiave di lettura:  Riflessioni e strumenti utili e attuali per tornare a vedere, diversità e sfumature negli stili di pensiero e nei modelli relazionali, che non cogliamo più e creare ambienti in cui esprimere idee diverse non sia una colpa o un pericolo, ma una ricchezza.

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Sebastiano Zanolli, saggista brillante e “libero pensatore”, nel suo libro precedente, Alternative (edito da ROI), raccontava l’importanza di avere un Piano B, specie quando le situazioni si fanno difficili e le tensioni crescono.  Se non troviamo alternative la pace sociale si spegne, ed è allora che è più facile sorgano  conflitti. Eppure, è proprio quando si verificano queste situazioni – sostiene Zanolli – che un conflitto può innestare un attrito creativo  generatore di nuove e inaspettate alternative. Dunque è sul termine “conflitto” che occorre intendersi. “Se crediamo che i conflitti siano portatori di guerra e caos cercheremo di evitarli. Se invece li intendiamo come momenti di crescita allora ci sforzeremo di affrontarli con saggezza, pazienza e metodo. Non solo per imparare a gestirli, ma anche per includerli tra i processi fondamentali per una sana vita sociale”. Sull’arte di saper so-stare nel conflitto, anziché privilegiare una finta armonia il libro offre pagine eloquenti.  Zanolli, sostenitore del conflitto costruttivo, ne enfatizza le virtù: “Il conflitto incoraggia nuovi approcci e modi di pensare, fa sorgere nuove domande, fornisce opportunità di ripensamento e di riorganizzazione; infine, se preso nel verso giusto, modella nuove relazioni”. Perlustrando un’ampia letteratura sul tema che attinge a fonti diverse, da un Premio Nobel come  Daniel Kahneman a serie intramontabili come Star Trak,  e confrontandosi con un pedagogo di fama del calibro di Daniele Novara, Zanolli ricostruisce in 180 piacevolissime pagine (accompagnate da gradevoli illustrazioni) la fenomenologia dei conflitti: da come nascono a cosa li rende produttivi o improduttivi; da come riconvertirli in energia positiva a come trasformarli in generatori di fiducia. E poiché è pur sempre meglio dirsele che darsele, suggerisce i tre passi decisivi per riuscire a “litigare bene”: 1) vedere il conflitto come un atto generativo, anziché distruttivo; 2) creare le condizioni di sicurezza psicologica  affinché le persone si sentano libere di esprimere la propria vulnerabilità senza essere a disagio, 3) accettare la fatica del conflitto. Tutto questo e molto di più in un piccolo libro ricco di idee che lascia spazio alla riflessione.

In tempi  in cui la guerra prevale sulla pace, il pensiero unico sul dibattito costruttivo, la tendenza alla polarizzazione prevale sulla ricerca di una terza via, la distrofia dello spirito critico occulta la comprensione delle ragioni degli altri, i sequestri emotivi prevalgono sui toni pacati, questo piccolo saggio affronta un tema di grande attualità e lo fa come è nello stile di Zanolli, con leggerezza e solidità.